La scuola superiore di Busto Arsizio celebra lo scudetto del ventiduenne difensore di Fagnano Olona, diplomatosi nel 2018 con un percorso di studi senza intoppi. Tenacia e serietà sono state la sua forza». Nelle aule del Liceo sportivo Pantani è cresciuto accanto a Nicolò Martinenghi, il nuotatore di Azzate che la scorsa estate ha conquistato due medaglie olimpiche a Tokyo. Cinzia Ghisellini: «Ragazzi come loro sono la dimostrazione che studio e allenamenti si possono conciliare con una programmazione adeguata»
BUSTO ARSIZIO – C’è anche un pezzetto del Liceo sportivo Pantani nello scudetto vinto dal Milan. Un legame che crea orgoglio, perché nella formazione rossonera milita – ormai da tre stagioni, dopo una lunga esperienza nel settore giovanile – un ragazzo cresciuto proprio sui banchi di via Varzi. Si tratta di Matteo Gabbia, 22 anni, difensore centrale, originario di Fagnano Olona e da sempre tifosissimo della compagine milanista. «La stessa forza e la stessa tenacia che lo hanno portato ad entrare giovanissimo nella rosa della prima squadra, sono le medesime caratteristiche che la nostra scuola ha potuto riscontrare in lui ai tempi delle superiori», spiega Cinzia Ghisellini, che con il fratello Mauro dirige la galassia scolastica targata ACOF Olga Fiorini.
Matteo Gabbia si iscrisse al Liceo scientifico sportivo “Marco Pantani” nell’annata scolastica 2013/14, arrivando a superare l’esame di maturità nell’estate del 2018, quindi con un percorso senza intoppi, sebbene soprattutto nel biennio finale il suo carico di impegni agonistici – fra campionato Primavera e allenamenti con la prima squadra – fosse cresciuto a dismisura, assieme alle potenziali distrazioni per un giovanissimo. Invece il ragazzino riuscì a restare concentrato su entrambi i fronti, centrando tutti i risultati prefissati.
La sua esperienza sui banchi del “Pantani” è stata caratterizzata da una particolarità: Gabbia ha infatti avuto come compagno per tutto il quinquennio Nicolò Martinenghi, il nuotatore originario di Azzate che l’estate scorsa è riuscito a conquistare due medaglio di bronzo nella specialità della rana, alle Olimpiadi di Tokyo. Insomma, una classe speciale, capace di esprime campioni di altissimo livello che non hanno però voluto rinunciare ad ottenere il diploma. «Le loro storie – spiega ancora Cinzia Ghisellini – dimostrano che la scuola, se strutturata nella giusta maniera, è assolutamente in grado di conciliare i tempi dello studio con quelli degli allenamenti e delle gare. Il “Pantani” è nato proprio per fornire questo supporto, senza regalare niente, ma provando a mettere gli studenti-sportivi nelle condizioni migliori per gestire tutti i loro impegni. I riscontri ottenuti sono stati tantissimi ed è per questo che pochi anni fa abbiamo introdotto anche l’istituto professionale a indirizzo sportivo, per offrire un’alternativa al liceo scientifico».
Da parte di ACOF, dunque, grandi complimenti a Matteo Gabbia per questo trionfo. «Siamo felici per lui e siamo certi che questo sia solo il primo successo di una lunga carriera», conclude Ghisellini. La speranza, ora, è di poterlo ospitare presto al Liceo sportivo Pantani per festeggiare con lui lo scudetto, raccontando la sua esperienza agli studenti di oggi. Oltretutto già in passato il calciatore del Milan è salito in cattedra, nello specifico con un collegamento avvenuto nel 2021 – in pieno lockdown – in cui spiegò non solo i suoi sogni calcistici ma anche quanto gli anni vissuti sui banchi di via Varzi gli siano serviti per maturare come atleta e come persona.