Per nove giorni i ragazzi degli Istituti superiori Olga Fiorini e Marco Pantani, così come quelli di The International Academy, hanno fornito supporto agli atleti impegnati a strappare il pass per Parigi 2024 alla e-Work Arena di Busto Arsizio. L’orgoglio dei direttori Mauro e Cinzia Ghisellini per il progetto di collaborazione e per i complimenti di Giovanni Malagò, presidente del CONI, e Massimo Bugada, a capo del comitato lombardo della Federazione Pugilistica.
BUSTO ARSIZIO – Dall’accoglienza ai saluti finali, occupandosi di gestione logistica della manifestazione, assistenza ai partecipanti, supervisione degli ingressi e dei posteggi, più decine di altre attività svolte con passione a supporto dei pugili, degli allenatori e degli spettatori che hanno seguito e inseguito il sogno olimpico nella cornice della e-Work Arena di Busto Arsizio.
Per contribuire in maniera indispensabile alla buona riuscita del meeting internazionale di boxe, con in palio le qualificazioni alle ormai prossime Olimpiadi di Parigi, ACOF ha messo a disposizione un gran numero di studenti dei propri istituti superiori. Ogni giorno almeno ottanta giovani si sono alternati fra gli spazi esterni e quelli interni del palasport: in totale sono stati oltre 150 coloro che sono stati impegnati in rappresentanza di Liceo e Istituto professionale a indirizzo sportivo dedicato a Marco Pantani, dei licei e istituti tecnici Olga Fiorini e pure di The International Academy.
«L’orgoglio è duplice», spiegano Mauro e Cinzia Ghisellini, direttori di ACOF. «Da un lato c’è la soddisfazione per aver reso un contributo importante allo svolgimento di questa bella e complessa manifestazione, al punto da ricevere i complimenti di tutti, dai vertici della Federpugilato, a cominciare dal presidente del comitato lombardo Massimo Bugada (che ha gestito la regia dell’intera kermesse), a quelli del Comitato Olimpico, per voce del presidente nazionale Giovanni Malagò. Dall’altro lato siamo felici che i giovani, oltre ad essere stati utili, abbiano potuto vivere un’esperienza di crescita personale rilevante, vedendo da vicino come funziona un’organizzazione di queste dimensioni e scoprendo poi quanta fatica e determinazione ci siano dietro il raggiungimento di un traguardo unico nella vita di un atleta come i Giochi Olimpici. La boxe, in particolare, è una disciplina che condensa valori assoluti e che offre opportunità di rinascita e riscatto».
Così, nel dietro le quinte della kermesse bustocca, l’esercito di ACOF ha avuto un ruolo speciale e determinante. Chi ha seguito gli incontri, avrà visto i tantissimi studenti impegnati a dare indicazioni, spostare attrezzi e ceste, pulire guantoni e ring, organizzare l’esposizione delle bandiere, offrire supporto agli atleti in mensa e nel reperimento del materiale da gara. Insomma, un’azione costante e indispensabile che si è tradotta in una splendida e indimenticabile opportunità. «Da parte nostra – concludono Mauro e Cinzia Ghisellini – non possiamo che ringraziare gli studenti, le loro famiglie e anche i docenti che hanno seguito questa iniziativa, perché tutti hanno colto in pieno lo spessore dell’evento ma anche il suo valore educativo».