La nuova sede di via Alba a Busto Arsizio, a pochi passi dal quartier generale degli istituti Olga Fiorini e Marco Pantani, ospita le lezioni dello speciale indirizzo scolastico che forma gli studenti anche attraverso un qualificato laboratorio espressivo. Oltre alle classiche aule, alcuni vecchi uffici sono stati completamente rimodernati per creare uno spazio adeguato alle attività legate a teatro, ballo e musica. La soddisfazione del direttore Mauro Ghisellini: «Un altro tassello per realizzare il nostro magnifico progetto educativo».
BUSTO ARSIZIO – I vecchi uffici presenti in uno stabile di via Alba a Busto Arsizio erano stati riadattati ad uso scolastico già durante l’emergenza Covid, per consentire ad ACOF di distribuire i propri studenti in maniera opportuna in quel problematico periodo. Ma adesso, dopo un’estate di lavori di ristrutturazione e riqualificazione, con messa a norma generale e rifacimento dei servizi igienici, il Liceo delle Scienze Umane della galassia Olga Fiorini ha definitivamente preso casa in quell’edificio, dotato di tutti i comfort necessari e, anzi, potenziato con alcune rilevanti novità. Oltretutto, via Alba si trova a poche decine di metri dal quartier generale di via Varzi, dove hanno sede tutti gli altri indirizzi superiori di ACOF, compresi quelli di carattere sportivo intitolati a Marco Pantani, nonché i Licei internazionali quadriennali. Così è stato facilissimo gestire organizzativamente il decollo di una sede distaccata che quasi non sembra esserlo.
«Con questo ennesimo ampliamento delle strutture utilizzate – commenta il direttore Mauro Ghisellini – possiamo qualificare ulteriormente la nostra proposta educativa, consentendo a tutte le classi, dalla prima alla quinta, di alloggiare in un edificio adeguato, sicuro, con tutte le caratteristiche indispensabili, offrendo così ai ragazzi e ai loro docenti l’opportunità di compiere un percorso di studio e lavoro soddisfacente».
Va anche sottolineato che questo ormai storico Liceo delle Scienze Umane, con opzione economico-sociale, si distingue in ambito territoriale per essere declinato sul Progetto Spettacolo, ovvero una curvatura formativa consentita dall’autonomia scolastica, in base alla quale gli studenti svolgono ogni settimana diverse ore di laboratorio espressivo, dedicandosi alla recitazione teatrale, al ballo e alla musica. Non è un caso che, da diversi anni, proprio gli allievi di questo indirizzo siano i protagonisti dello spettacolo di fine anno che riempie il Teatro Sociale in ogni ordine di posto. «Un motivo di grande orgoglio – racconta allora Mauro Ghisellini – è aver attrezzato alcuni locali posti alla base del nuovo stabile come se fossero delle vere e proprie palestre, con relativi spogliatoi, quindi ideali per il ballo ma anche per svolgere le diverse attività artistiche che richiedono metrature differenti dalle semplici aule. Si tratta di un importante investimento che abbiamo voluto svolgere anche in risposta alle crescenti domande di iscrizione che abbiamo ricevuto in tutti gli indirizzi. Ancora una volta, di fronte alle necessità di avere più spazi per i nostri giovani, ci siamo rimboccati le maniche per arrivare velocemente a una soluzione soddisfacente».