Nel Giardino della Riconoscenza di Villa Tovaglieri, recuperato da ACOF e inaugurato lo scorso gennaio in corrispondenza con la Giornata della Memoria, gli studenti che compongono il team del Museo Didattico Digitale hanno proposto un nuovo momento di ricordo e riflessione sui temi di Resistenza e Liberazione. Piantumati alcuni alberelli in memoria dei partigiani bustocchi. Il sindaco Emanuele Antonelli: «I giovani non dimentichino i valori del passato e la forza dell’istruzione per cui Olga Fiorini ha tanto lottato».
BUSTO ARSIZIO – L’ultimo atto delle celebrazioni che Busto Arsizio ha voluto dedicare all’anniversario della Liberazione, si è tenuto nella mattinata di martedì 26 aprile 2022 e ha avuto come protagonisti gli studenti di ACOF – in particolare una delegazione del Liceo sportivo Marco Pantani – pronti ancora una volta a dar prova di cittadinanza attiva nel tramandare ricordo e valori della Resistenza. Una significativa appendice alle cerimonie cittadine del 25 Aprile che si è conclusa con la piantumazione di alcuni alberelli dedicati ai tanti partigiani bustocchi che si sono sacrificati con coraggio nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
La cerimonia si è svolta nel “Giardino della Riconoscenza”, ovvero nel piccolo spazio verde retrostante Villa Tovaglieri, rimesso a nuovo proprio da ACOF all’inizio del 2022 e inaugurato in occasione della Giornata della Memoria con la simbolica piantumazione di un ulivo in ricordo dei “Giusti” del territorio. Anche in questa occasione il team del Museo Didattico Digitale Olga Fiorini ha voluto rinnovare la propria collaborazione con l’Amministrazione comunale e con la sezione cittadina dell’ANPI (Associazione nazionale Partigiani d’Italia) per proporre un ulteriore momento di riflessione sugli insegnamenti consegnati dalla storia e sulla necessità di un impegno rinnovato per evitare che errori e pericoli si ripetano. Ovviamente non sono mancati i riferimenti alla guerra in Ucraina, uniti alla speranza di un cessate il fuoco per fermare ogni orrore.
Presente all’appuntamento anche il sindaco Emanuele Antonelli, il quale ha sottolineato come «in questo periodo complicato, con una guerra tanto vicina e cruenta, il mio pensiero va proprio ai più giovani, costretti dopo il Covid a fare i conti con un’altra drammatica prova. Ma sono proprio i ragazzi, nel solco di quelli che sono stati gli insegnamenti di Olga Fiorini, a rappresentare la speranza per il futuro, tenendo sempre a mente i valori della nostra storia e la forza che l’istruzione consegna per affrontare ogni difficoltà».
Un riferimento alla fondatrice di Acof è arrivato anche da Laura Rogora, nelle vesti di presidente del Consiglio comunale: «Con la sua opera, la signora Olga ha sottolineato in modo esemplare l’importanza dell’educazione, da ogni punto di vista, specie per creare una coscienza civica attiva e di spessore che contribuisca a generare una società migliore, con la stessa consapevolezza che animò la Resistenza».
Per Luigi Iannotta, preside degli Istituti superiori Olga Fiorini e Marco Pantani, «stiamo vivendo tempi che ci interrogano costantemente sul senso di certi valori e noi dobbiamo essere consapevoli che proprio lo studio e la conoscenza, dotandoci degli strumenti per capire quello che accade e quello che bisogna fare, sono gli elementi cardine per trovare le risposte giuste e stimolare una costante partecipazione».
Il lavoro degli studenti, che hanno letto alcuni scritti partigiani accompagnati da una suggestiva colonna sonora, è stato reso possibile anche dallo stimolo offerto da numerosi docenti che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto digitale museale. Fra loro, un ruolo particolarmente attivo lo ha di nuovo rivestito la professoressa Irene Pellegatta, che ha spiegato il senso dell’iniziativa: «In questo momento, con la guerra che devasta l’Ucraina, tocchiamo con mano come la Libertà, per quanto sacra e preziosa, non sia un bene di cui possiamo mai dare per scontata la presenza. Ora come allora, ci confrontiamo con gli orrori e con una verità nascosta, se non addirittura negata, che ci costringe a reagire. Per questo serve che tutti quanti, a partire dai giovani, continuino ad essere partigiani del presente, in difesa dei valori ereditati da chi si è sacrificato per noi tanti decenni fa e continuando ad essere veri protagonisti della vita civica».